La stella del giorno (1972)

Per chi già conosce i primi due romanzi di Geston, I Signori della Nave delle Stelle (Galassia 199) e Fuori dalla bocca del drago (Galassia 201), questa nuova opera giungerà felicemente a proposito per completare una delle più poetiche e malinconiche visioni dell’umanità futura che la fantascienza abbia saputo creare. Romanzo che può essere facilmente apprezzato anche da chi non conosce le opere precedenti di Geston, La Stella del Giorno è forse il culmine più delicato e insieme più angosciante di un’agonia che pervade il mondo di domani. I mondi di Geston non sono mai chiassosi ed estroversi, ma possiedono in compenso il sapore della cenere, di ciò che è stato, e non è più rimediabile. Quand’anche in essi compaiano i mostri, in improvvise esplosioni di violenza, questi non hanno altra consistenza, pur nella loro pericolosità, che quella dei sogni e dei fantasmi. A tutt’oggi, questo è il terzo ed ultimo romanzo di questo americano ventinovenne laureato in Storia; forse il futuro ci riserverà delle altre sorprese.