L’antica via degli empi
Girardin mano il Libro di Giobbe. Il male di cui esso parla assume
tutte le forme e anzitutto quella della malattia e della morte.
Ma è anche il male che gli uomini commettono, spesso nella
convinzione d'operare il bene: e forse è proprio di questo
male che Giobbe parla. La persecuzione, la vittima, il
processo: tutto ciò sarebbe dunque al centro del Libro di
Giobbe. Ed è anche al centro, sin da La violenza e il sacro,
dell'opera di Girard. Non solo: quel centro non è uno dei tanti
possibili, ma il centro necessario, ineludibile di ogni pensiero.
Esso coincide con una figura: il capro espiatorio, e Giobbe
sarebbe appunto il capro espiatorio che più si avvicina alla
propria verità. Sotto questo profilo, è illuminante osservarlo
sempre in contrappunto a un altro capro espiatorio, Edipo.
Ma occorre anche mettere Giobbe in rapporto con fatti dei
quali i moderni detengono il triste privilegio, come i processi
totalitari.